Cari Genitori
In questi giorni abbiamo letto la
tragedia dell’uomo punto da calabrone e deceduto. Altri casi, fortunatamente
non mortali sono stati descritti. Ovviamente la preoccupazione è cresciuta e
molti chiedono cosa fare in questi casi. Qui sotto un articolo sul tema e due
poster elaborati per le scuole del Comune di Genova sull’uso dell’adrenalina a
scuola.
RACCOMANDO a tutti di chiedere al
proprio pediatra curante e, se storia di shock anafilattico un inquadramento
allergologico (possibile a Genova al Gaslini, Al S. Martino e a Villa Scassi).
In caso di necessità di allertare
sempre il 118 e, se fatta l’adrenalina, di recarsi in ogni modo in un Pronto
Soccorso (a volte lo chock anafilattico si può ripresentare finito l’effetto
rapido , ma di breve durata, dell’adrenalina.
Alberto Ferrando
ANAFILASSI E ADRENALINA (DAL BLOG:
http://verna.blog.tiscali.it/2008/08/09/anafilassi_e_shock_anafilattico_1918938-shtml/?doing_wp_cron
Con il termine anafilassi
(dal greco ana + phylaxis = iper-protezione) si intende una reazione allergica
grave a rapida evoluzione in cui si manifestano importanti segni e sintomi
cutanei e sistemici (che interessano, cioè, l’intero organismo) con esito
potenzialmente fatale. La sindrome nella piena espressione comprende orticaria
(pomfi) e/o angioedema con ipotensione (drammatico abbassamento della pressione
del sangue) e broncospasmo fino all’arresto cardio/respiratorio (shock
anafilattico).
L’anafilassi prevede una
fase asintomatica di “sensibilizzazione” nei confronti di un allergene ed una
successiva fase sintomatica scatenata alla riesposizione allo stesso allergene.
L’anafilassi può avvenire
in individui dopo l’esposizione ad una sostanza cui essi sono allergici. Tale
sostanza può anche essere stata tollerata in passato. Le sostanze che più
comunemente possono scatenare una anafilassi sono gli alimenti,
i farmaci
e le punture di
insetti.
Si stima che fino al 15%
della popolazione sia rischio di anafilassi. I dati epidemiologici suggeriscono
che l’anafilassi, attualmente, accada con maggiore probabilità nei posti di
frequente aggregazione umana (mense, ristoranti, scuole, posti di lavoro, etc.)
piuttosto che in ambiente sanitario. La maggior parte dei casi avviene tra i
bambini e gli adolescenti. Fino ai 15 anni di età sembra esserci una maggiore
predilezione per il sesso maschile, dopo i 15 anni per quello femminile.
Perchè è
necessario consultare l’Allergologo ed Immunologo Clinico dopo una reazione
anafilattica?
Qualora ci sia stato un
ricovero in Pronto Soccorso per anafilassi o ci sia un qualsiasi dubbio sul
fatto che si sia avuta una reazione anafilattica, è necessario richiedere un
consulto dello specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica per i
seguenti scopi:
1. Confermare o smentire la diagnosi di
anafilassi;
2. Identificare l’agente scatenante attraverso il racconto dell’accaduto, i
test cutanei ed i test in vitro;
3. Ricevere una adeguata educazione sulla
prevenzione e sull’iniziale trattamento di possibili episodi futuri;
Sulla base del racconto del
paziente (anamnesi), l’Allergologo può decidere di effettuare test cutanei,
consigliare l’esecuzione di test su sangue e, qualche volta, dei test di
provocazione per confermare la causa dell’anafilassi.
Cause di
anafilassi
Malgrado tutti gli alimenti
possano scatenare una reazione anafilattica, alcuni di essi sono più spesso
responsabili di tali reazioni (leggi articoli sulle “Allergie
Alimentari” e “Convivere con
l’Allergia Alimentare: evitare gli allergeni nella vita di tutti i giorni“).
Tra gli alimenti più spesso coinvolti nell’anafilassi troviamo le arachidi, le
nocciole, i molluschi, il latte e le uova.
Una forma particolare di anafilassi è quella indotta dall’esercizio fisico in
cui oltre all’assunzione di particolari alimenti è sempre presente l’attività
fisica.
Come per gli alimenti,
anche tutti i farmaci possono provocare delle reazioni allergiche. Quelli più
comunemente coinvolti in reazioni allergiche sono gli antibiotici seguiti dai
farmaci antiepilettici, i vaccini, antipertensivi, i mezzi di contrasto
radiografici, gli antidolorifici etc. (leggi anche l’articolo “Allergie e
reazioni avverse a farmaci“).
Le punture di alcuni
insetti come le vespe, le api e calabroni possono provocare reazioni allergiche
fatali (leggi anche l’articolo “Allergia al
veleno di Imenotteri“). E’ fondamentale sapere che per tali veleni è
possibile sottoporsi ad immunoterapia specifica iposensibilizzante dotata di
straordinaria efficacia nella prevenzione di future reazioni in caso di ripuntura.
Il lattice delle
gomma è sempre più spesso coinvolto in reazioni allergich. Nei
soggetti allergici a tale sostanza è fondamentale una politica di
evitamento sia in ambiente sanitario (molti strumenti medici sono fatti in
lattice) che in ambiente domestico (leggi anche l’articolo “Allergia al
lattice della gomma“).
Cosa fare in caso di nuova reazione. In generale possiamo dire che in caso
di insorgenza di sintomi premonitori (prurito, calore diffuso, disfonia, etc.)
verrà consigliata la somministrazione di antistaminici ed, eventualmente,
cortisonici. In caso di grave reazione sistemica con coinvolgimento
respiratorio e/o cardiovascolare e nell’impossibilità di raggiungere
rapidamente un Pronto Soccorso, verrà consigliato l’utilizzo di adrenalina
autoiniettabile o “normale” diluita adeguatamente (vedi dopo). La
somministrazione tempestiva di tale farmaco nelle prime fasi dell’anafilassi
severa migliora le possibilità di sopravvivenza e di rapido recupero grazie
alla sua azione rapida e potente.
Come
utilizzare correttamente l’adrenalina autoiniettabile: vedi filmato: http://www.youtube.com/watch?v=Wvk1KibTs_4
In confezione pronta
all’uso (costo circa 80 euro) è ottenibile gratuitamente da parte del paziente
con diagnosi di anafilassi dietro prescrizione in fascia H da parte di uno
specialista ospedaliero in Allergologia ed Immunologia Clinica.
Esiste un
altro tipo di adrenalina, di basso costo che presenta alcuni inconvenienti:
-
Deve
essere conservata in frigorifero (può resisterà all'ambiente ma va cambiata con una certa regolarità)
-
Sensibile alla
luce
-
Soprattutto va
diluita per cui nel momento del bisogno è necessario diluire in soluzione
fisiologica (VEDI DOPO)
-
- ADRENALINA “normale”. Costo:
1,29 – 3,81 euro per 5 fialeDEVE ESSERE DILUITA CON
SOLUZIONE FISIOLOGICA IN QUESTO MODO: Dobbiamo avere, insieme alla adrenalina
delle siringhe da 10 ml e delle fiale di soluzione fisiologica di 10 ml:
Si diluisce l'adrenalina in fiale
da 1 ml con 9 ml di fisiologica.SE ne somministra 1 ml per ogni 10 Kg di peso L'Adrenalina può essere conservata a
temperatura ambiente, magari rinnovando spesso l'acquisto visto il prezzo
decisamente basso.
Ciao, ho trovato quali sono i sintomi e soprattutto come si interviene qui: http://goo.gl/CKEtTy Spero possa esserti utile!
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