lunedì 5 gennaio 2015

AIUTO: MIO FIGLIO NON DORME

La nanna è una manna:

E’ arrivato il tanto agognato bebè. Finalmente si arriva a casa, stanchi ma felici, si assiste alla solita processione di amici e parenti, papà e mamma si guardano teneramente negli occhi e guardano il loro tanto desiderato bebè. 
La mamma è un poco stanca ma felice. 
Le prime notti, però, non si dorme , sarà un caso, pian piano il nostro marmocchio si metterà a dormire. A volte non è così, passano i giorni, le settimane i mesi, talora gli anni. Il momento di mettere il bimbo a nanna diventa un incubo e anche quando il pargolo dorme i genitori non riescono ad addormentarsi in quanto pensano ora si sveglia, ora si sveglia….e quando stanno per crollare arriva il temuto urlo che segnala il primo dei tanti risvegli notturni.
Si parla con i parenti e gli amici. Ognuno dà il suo consiglio, si iniziano a somministrare tisane, a far dormire il bambino nel lettone o in braccio o nella carrozzella o in macchina. Si ricorre a consulenze di vicini, omeopatia, ostentai ecc. 
A volte mi viene da pensare che alcuni nomadi non siano altro che genitori i cui figli non volevano saperne di dormire  che hanno scoperto che il bebè si addormentava facendogli fare dei giri in macchina. Purtroppo il giro in macchina fa addormentare il bebè ma dopo poco, minuti o ore, si ricomincia daccapo.
Gli stratagemmi più diffusi sono, oltre a quello di ninnarlo, di farlo addormentare in braccio, di fargli fare un giro in auto o in carrozzino (anche in piena notte) quello di dargli la mano, di tenerlo attaccato al seno o di dargli biberon in continuazione di farlo giocare con i nostri capelli (col risultato che alcune mamme hanno delle zone di calvizie).
La nostra coppia che avrebbe voluto avere più di un bambino si ferma al primo anche perché l’attività sessuale, in taluni casi, diventa impossibile per la stanchezza accumulata o perchè interrotta dal richiamo del caro pargolo al suo ennesimo risveglio.
Nei primi mesi si dà la colpa alla fame (ma il tuo latte basterà? E’ un po’ liquido), poi alle coliche gassose, poi si inizia a pensare che soffra per i dentini, poi “vedrai quando cammina”. Niente l’incubo continua.
Eppure i genitori hanno letto tanti libri “la famiglia perfetta in 80 lezioni”, il bambino ideale in una coppia ideale in una società ideale integrati con la natura” (poi magari entrambi fumano), “storia del sonno dagli antichi egitti ai giorni d’oggi”, hanno fatto ricerche su Internet ecc. Poi hanno provato, dopo le tisane e gli infusi, lo sciroppino alle erbe, poi lo sciroppino più forte e sono tentati di chiamare un anestesista per far dormire il loro amore-incubo
Precisiamo innanzitutto che i disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi, risvegli precoci al mattino o vari risvegli notturni sono frequenti a tutte le età. In età pediatrica le  statistiche ci dicono che fino al 35% dei bambini sotto i cinque anni presenta dei disturbi del sonno.
I disturbi “seri” del sonno, cioè dovuti a problematiche organiche o psicologiche rappresentano una minima parte in quanto il 98% dei disturbi del sonno sono “funzionali” ma determinano dei disturbi anche durante la giornata in quanto un bambino che si sveglia tante volte per notte non riesce a riposare in modo adeguato. Di conseguenza è più noioso, piange frequentemente,  vuole stare sempre in braccio, è sempre più dipendente la figura materna. La mamma, la nonna, la tata, il papà, oltre a non dormire passano il tempo con il bambino.
Tale atteggiamento a lungo termine è molto dannoso in quanto la dipendenza dall’adulto può causare delle difficoltà nei rapporti con gli altri da adulti.
Il bambino più grandicello con disturbi del sonno può presentare disturbi dell’attenzione, turbe del carattere, essere timido, ansioso e avere uno scarso rendimento scolastico.
I disturbi del sonno del bambino causano dei problemi nei genitori e in tutta la famiglia; si inizia ad accusarsi vicendevolmente, i conoscenti accusano i genitori di non essere buoni genitori, di conseguenza si altera il rapporto tra loro, si diventa insicuri, si alimentano i sensi di colpa e si litiga anche per banalità. In alcuni casi la stanchezza fisica e mentale associata a insicurezza, sensi di colpa e di fallimento e la mancanza di dialogo  può portare a depressione e mette le basi per un rapporto di coppia alterato.
Come abbiamo già detto precedentemente la maggior parte dei disturbi del sonno sono “funzionali” cioè il bambino non ha nessuna malattia, non ha problemi psicologici e non è viziato come tutti, quasi, ci vogliono far credere. Non ha il meccanismo del sonno. La sua sveglia interna non è “tarata”. Non è stato educato al sonno.
A questo punto dobbiamo fare un ragionamento: mangiare, dormire ed andare di corpo sono bisogni fondamentali degli  esseri viventi. Tutti mangiamo e dormiamo, e andiamo di corpo, ma un conto è farlo un altro è farlo bene. Di fatto tutti i bambini, anche quelli che non dormono, dormono, ma lo fanno male , in modo disorganizzato e un bambino che non dorme bene può essere educato ed abituato a dormire (lo stesso discorso vale per il mangiare e per l’andare di corpo). A questo punto direte: va bene, ma come? Rispondiamo semplicemente: facendolo dormire da solo con i propri mezzi e senza altri artifici (dormire in braccio, nel lettone, con il biberon, con la televisione, con la musica). Il bambino deve dormire nella sua culla o lettino con il ciuccio (o il dito) e dopo i primi mesi con il (i) giocattolo (i) del cuore.
Sicuramente parlare è facile, fare è difficile ma lasciatevi guidare dai consigli del vostro pediatra e provate a seguire poche piccole regole.
Vi consigliamo una lettura da cui abbiamo preso alcuni spunti per questi articoli: “Fate la nanna” di Eduard Estivill e Sylvia de Bajar, casa editrice “Mandragora” e poi ...non esiste il consiglio universale che vada bene a tutti  bambini. Parlatene con il vostro pediatra  per trovare insieme la soluzione possibile

2 commenti:

  1. Come sono contenta sentir parlare bene di Estivill! A me è servito tanto! Effettivamente si parla poco di "educazione al sonno" e per un bambino e anche per i genitori è fondamentale!

    RispondiElimina
  2. Visto le nuove date dei Fumbles di Mrs. Spelling a teatro? Dovrebbero andarci tutti i bimbi... 31 gennaio 2015 – Spettacolo Family Fumbles al Teatro Manzoni di Milano; 8 marzo 2015 – Spettacolo Family Fumbles al Teatro Brancaccio di Roma. Per le scuole: 30 gennaio 2015 – Scolastica Fumbles al Teatro Manzoni di Milano; 26 marzo 2015 – Scolastica Fumbles al Teatro Brancaccio di Roma

    RispondiElimina