venerdì 25 settembre 2020

SE STA MALE, SALVO SITUAZIONI PARTICOLARI (AD ES. TRAUMI), SI DEVE FARE IL TAMPONE RINOFARINGEO!

In questi giorni si parla di scuola...ma quanto detto per educatori, insegnanti e bambini VALE PER TUTTI: CHIUNQUE ABBIA UN SINTOMO (che trovate qui sotto) deve fare, su indicazione del medico curante,  il tampone rinofaringeo. RACCOMANDO ANCHE DI SCARICARE L'APP IMMUNI. SOPRATTUTTO COLORO CHE RISULTANO POSITIVI

SE STA MALE, SALvO SITUAZIONI PARTICOLARI (AD ES. TRAUMI, SI DEVE FARE IL TAMPONE RINOFARINGEO! 

Cari genitori e care e cari insegnanti

I sintomi della infezione da SARS-CoV-2 sono indistinguibili da quelli di molte infezioni delle vie respiratorie che siamo abituati a vedere in inverno; nei bambini, puo’ interessare anche dell’apparato intestinale (vomito, diarrea)

Fare un certificato di rientro a scuola ad un bambino senza garantire che non è contagioso è inutile; serve un attestato dopo aver eseguito un tampone naso-faringeo ad esito negativo.
Solo così avremo una scuola sicura. In caso di forte sospetto il tampone va ritenuto dopo alcuni giorni.

E' dura per tutti. 

Non sapete quanto vorremmo tornare a come eravamo prima e visitare i bambini per qualsiasi cosa. Purtroppo questo coronavirus a cambiato tutto e se vogliamo la sicurezza dobbiamo se il bambino è stato male far fare un tampone. 

Ma tutti possiamo fare qualcosa vi prego mettetevi queste mascherine quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza oltre a lavare accuratamente le mani e ad evitare assembramentiIl documento dell’ISS e dei Ministeri della Salute e della Istruzione adottato dalla Conferenza Stato Regioni il 28 agosto 2020 recita: “provvedere ad una adeguata comunicazione circa la necessità, per gli alunni e il personale scolastico, di rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio pediatra di libera scelta o medico di famiglia, in caso di sintomatologia e/o temperatura corporea superiore a 37,5°C. 

Si riportano di seguito i sintomi più comuni di COVID-19 nei bambini per cui il pediatra deve richiedere il tampone: 

-       febbre, 

-       tosse, 

-       cefalea, 

-       sintomi gastrointestinali (nausea/vomito, diarrea), 

-       faringodinia, (o mal di gola)

-       dispnea,  (o difficoltà respiratoria)

-       mialgie,  (o dolori muscolari)

-       rinorrea/congestione nasale; 

 

sintomi più comuni nella popolazione generale: 

-       febbre, 

-       brividi, (?)

-       tosse, 

-       difficoltà respiratorie, 

-       perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), 

-       perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia), 

-       rinorrea/congestione nasale, faringodinia, diarrea 

(ECDC, 31 luglio 2020);

 

Nello stesso documento vengono declinate le varie situazioni in cui sottoporre i bambini a tampone diagnostico molecolare. 

La questione, pertanto, non può essere risolta demandando la soluzione di tutto ad una certificazione medica. Ma dobbiamo avere dei percorsi chiari e tutelanti.

Su questo stiamo lavorando con l’assessorato e la Regione in quanto (vedete sotto) la normativa si potrebbe prestare a interpretazioni varie.

Ricordate inoltre che:

-       un bambino può essere contagioso qualche giorno prima della malattia (anche nel COVID è cosi)

-       dopo i primi giorni la contagiosità cessa (non in tutte le malattie, ma lo si può accertare solo con esami di laboratorio e non con una visita; nella COVID-19 non lo si sa ancora con certezza quando termina la contagiosità e si usa il criterio del doppio tampone negativo; l’OMS adotta un solo tampone e la assenza di sintomi per almeno 10 giorni)


RIBADISCO IL CONCETTO CHE NON SI PUO’ STABILIRE LA CONTAGIOSITA’ O MENO DI UNA PERSONA IN BASE AD UNA, PUR ACCURATA E DETTAGLIATA VISITA MEDICA: quante persone risultate poi affette da COVID-19 non avevano disturbi e poi sono finite ricoverate.

Per tutelarci abbiamo a disposizione:

-       3T : Fare tamponi, tracciare i contatti e fare terapie precoci

-       Distanziamento fisico e mascherina

-       Lavaggio accurato delle mani

-       Evitare situazioni a rischio (locali chiusi affollati soprattutto se non ventilati)

-       TENERE A CASA I BAMBINI MALATI FINO A GUARIGIONE COMPLETA

-       PRETENDERE il ricambio di aria frequente (almeno 10 minuti ogni ora/ora e mezza), nelle classi anche quest’inverno con il freddo


Per quanto riguarda le certificazioni trovate tutto qui:

CERTIFICAZIONI E ATTESTAZIONI PER RIENTRO A SCUOLA.

Per il soggetto 0/19 anni che si ammala il genitore contatta il Pediatra o MMG. Il medico valuta - sulla base del triage telefonico - se inviare il bambino a tampone (oppure no, a seconda della storia clinica). 

Per il bambino 6-19 anni se NON soggetto a tampone, a guarigione clinica avvenuta, il genitore fara’ un’autocertificazione  in cui viene riportato che il bambino sentito il Pediatra non ha seguito il percorso covid. 
Stessa cosa se il bambino va all’asilo o al nido e rientra a scuola in quarta giornata dall’esordio dei sintomi. 
(Nel caso il bambino 0-6 anni (frequentante l’asilo/nido/scuola dell’infanzia), rientrasse in quarta giornata dall’esordio dei sintomi, in questo caso serve il certificato medico (UNICA SITUAZIONE)
Per i soggetti 0-19 anni che invece verranno inviati a fare il tampone:
Se risultano negativi il medico a guarigione dalla malattia farà attestazione di rientro.
Se risultano positivi sarà il DdP (Dipartimento di Prevenzione) che farà carico della situazione. In questo caso il pediatra interverrà a fine percorso con un’attestazione della negatività dei due tamponi, sempre su informativa del DdP.
L’unico certificato che viene rilasciato è, pertanto, solo per quei bambini 0-6 anni frequentanti la scuola dell’infanzia, e solo per ASSENZE SUPERIORI a 3 giorni (es.: lunedi, martedi, mercoledi => rientra senza certificato il giovedi con certificato venerdi)
Se i bambini vengono tenuti a casa perché sono andati in vacanza o per altre ragioni familiari (lutti, ritorno ai paesi di origine, visite programmate o DH programmati, etc.) in ospedale, saranno i genitori a fare un’autocertificazione . 
Si consiglia di avvisare in precedenza la scuola
I Pediatri ed i MMG non produrranno certificazioni di assenze in caso di NON malattia. 
I genitori all’atto dell’iscrizione a scuole ed asili firmano un patto di accettazione e corresponsabilità di cui sono responsabili di fronte alle normative di legge art. 46 D.P.R. n. 445/2000. Lo stesso dicasi per le auto-certificazioni, sono responsabili di fronte alle normative di legge art. 46 D.P.R. n. 445/2000.
In sintesi:
1) Se ha fatto il percorso COVID-19 e eseguito tampone serve una attestazione del pediatra 
2) Se ha avuto malattia di qualsiasi durata AUTOCERTIFICAZIONE della famiglia che dichiara di aver sentito il pediatra o il medico di medicina generale: specificando nome e assumendo i la responsabilità, anche penale, di quanto attesta
3) Assenza per malattia superiore a 3 giorni nella fascia di età 0-6 anni (serve dal 5 giorno in poi)
4) Autocertificazione di assenza non per malattia

Alberto Ferrando (APEL), 
Michele Fiore (FIMP Liguria), 
Giuseppe Squazzini (SIMPe Liguria)


AUTOCERTIFICAZIONE DELLA FAMIGLIA PER ASSENZA PER MOTIVI FAMILIARI
ATTESTAZIONE DI PERCORSO COVID-19 DOPO TAMPONE NEGATIVO
CERTIFICATO MEDICO PER ASSENZA PER MALATTIA SUPERIORE A 3 GIORNI (0-6 ANNI)
AUTOCERTIFICAZIONE PER ASSENZA PER MALATTIA NON COVID CORRELATA





































 

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