domenica 8 novembre 2015

UNA NUOVA TERAPIA PER PICCINI E ADULTI: L’ARIATERAPIA FUNZIONA PIU’ DELLA MEDICINA TRADIZIONALE E DELLE MEDICINE ALTERNATIVE (A PARTIRE DALLA OMEOPATIA)

UNA NUOVA TERAPIA PER PICCINI E ADULTI: L’ARIATERAPIA FUNZIONA PIU’ DELLA MEDICINA TRADIZIONALE E DELLE MEDICINE ALTERNATIVE (A PARTIRE DALLA OMEOPATIA)
Quante volte sento queste frasi: “nei primi mesi di vita non fate uscire i bambini” , “C’è vento non uscire che gli viene male all’orecchio”, oppure “finchè non ha più raffreddore e tosse non lo faccio uscire”…e via di questo tipo. Non parliamo il coprifuoco quando ha la febbre (mentre altri li portano allegramente, si fa per dire, all’asilo).
Rispondo a queste domande traendo spunti anche la libro “Come crescere mio figlio” http://www.amazon.it/crescere-figlio-genitori-risposte-pediatra/dp/886895107X/ref=zg_bs_5329313031_1
1)    “nei primi mesi di vita non fate uscire i bambini”? Alcune precisazioni. Se la mamma sta bene è sempre meglio far uscire il bambino tutti i giorni e con qualsiasi tempo, nelle ore calde d’inverno e nelle ore più fresche d’estate. In alcuni casi, anzi spesso, il bambino che sta a casa protesta, è noioso o piange e quando viene portato a fare una passeggiata, miracolosamente, si calma e dorme. Anche quando il bambino ha delle coliche queste possono risolversi con una passeggiata o un giro in auto. Indubbiamente è meglio farlo uscire che tenerlo a casa dove tanta gente viene a trovarlo ed è irresistibilmente attratta dal bambino per cui lo tocca, lo sbaciucchia. Facendo così non solo alcuni bambini rimangono innervositi e agitati ma sono a maggior rischio di ammalarsi. Anche nei primi mesi di vita, anche se la mamma allatta per cui trasmette al bambino delle protezioni dalle infezioni, il bambino si può ammalare e un banale raffreddore può mettere in crisi il bambino e la famiglia, perché nei primi mesi di vita il bambino ammalato mangia meno e, spesso, non dorme bene. Non solo. Tanti virus che nei bambini più grandi causano solo lievi sintomi di raffreddore o tosse nei primi mesi di vita possono dare una brutta bronchite, chiamata bronchiolite, che richiede spesso un ricovero in quanto il bambino non riesce a respirare bene e “affanna”(frequenza respiratoria superiore a 50 atti respiratori al minuto).
2)    Il vento e non mettere il berrettino (che la maggior parte dei bambini odia) NON FA VENIRE MALE ALLE ORECCHIE!!! So che molti non mi crederanno ma è così. Il male alle orecchie dipende principalmente da una otite media acuta per cui l’orecchio si infiamma a seguito di una infezione delle alte vie respiratorie e non perché non ha tenuto il berettino
3)   Finchè non è guarito non esce??? Mettetelo allora in una bacheca o in una camera blindata a prova di vento J . I bambini possono e debbono uscire anche con  la neve e con il freddo pungente. I bambini, all’aria aperta, corrono molto meno rischi infettivi di quando si trovano in locali chiusi, non solo: se hanno un po’ di tosse e raffreddore guariscono prima. 
Con l’arrivo delle temperature fredde, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata,  i bambini hanno minori possibilità di essere esposti alle infezioni  di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati.Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, più in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalità di trasmissione delle malattie infettive.”
AGGIUNGO I BAMBINI CHE PRATICANO SPORT ALL’ARIA APERTA, CON PIOGGIA, FREDDO E VENTO SI AMMALANO MOLTO MENO DI COLORO CHE STANNO A CASA.

Unico avvertimento??? Copriteli a “strati” (a cipolla) per evitare che prendano freddo ma anche  che non si prendano delle botte di calore con copiose sudate che possono favorire una infezione


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