martedì 30 aprile 2019

AUTONOMIA DEL BAMBINO, LAVORI IN CASA, PAGHETTA

AUTONOMIA DEL BAMBINO, LAVORI IN CASA, PAGHETTA
L'autonomia del bambino da 0 a 6 anniè il prerequisito di una maggiore vita autonoma e felice de ragazzi e degli adulti di domani.
A partire dalla nanna, allo svezzamento e al non uso del ciuccio e del biberon, infatti, insegnare a un bambino a fare da solo (ad esempio a  vestirsi e spogliarsi, a svolgere piccoli compiti domestici ecc. ) non solo significa renderlo più sicuro di sé e aumentare la sua autostima, ma anche contribuire a fargli sviluppare le sue intelligenze e a porre le basi per dei buoni risultati scolastici e del suo futuro lavorativo.
Così facendo, inoltre, si aiuta il bambino a sviluppare la manualità oltre a far crescere l'immagine positiva di sé.
I genitori invece, spesso, si sostituiscono al proprio figlio perché non c'è tempo, si corre sempre!  Ma i bambini hanno bisogno di sentirsi in grado di fare le cose in autonomia per sviluppare abilità di pensiero efficaci ed autonome. In questo modo si svilupperanno in futuro, abilità di sopravvivenza e di problem-solving, capacità di trovare le più diverse alternative per gestire e non subire le situazioni.
 Come sviluppare l'autonomia del bambino 
1.    NON accorrere immediatamente al primo pianto: a volte un neonato viene preso in braccio immediatamente appena fa un pianto. Bisogna interpretare il  pianto ma se ha mangiato, se è andato di corpo regolarmente... aspettiamo qualche minuto
2.    Mangiare da solo: la prima autonomia che va insegnata a un bambino è quella di mangiare da solo. Si parte durante lo svezzamento mettendogli piccoli pezzi di cibo nel piattino, in modo che se li porti da solo alla bocca. Appena più grandicello si passa all'uso del cucchiaino e della forchetta, fino al coltello. In parallelo bisogna insegnargli a portare il bicchiere alla bocca e a pulirsi da solo con il tovagliolo
3.    Dormire da solo: variabile a seconda delle culture. In camera con i genitori si...nel lettone è un tema oggetto di discussioni ma andrebbe evitato soprattutto in situazioni, note, di rischio quali fumo, obesità, uso di droghe o alcol da parte dei genitori
4.    Dormire nella cameretta: variabile, dipende da varie situazioni. Comunque non prima dei 6-12 mesi
5.    Non usare il biberon dai 18-24 mesi
6.    Non usare il ciuccio dai 2 anni e mezzo/3
7.    Togliere il pannolino: variabile da bambino a bambino dai 18 ai 36 mesi.
8.    Gestire la rabbia: cestino o scatola della rabbia o barattoli della calma (variabile dai 2-3 anni)
9.    Vestirsi da solo: tra i 3 e i 4 anni il bambino è pronto ad effettuare i primi esperimenti con i vestiti e già prima dei 5 anni un bimbo può vestirsi completamente da solo
10.  Aiutare nelle faccende domestiche (apparecchiare, fare la spesa, cucinare)
11.  Igiene intima da soli dai 5-6 anni: gradualmente spiegare ai maschietti la pulizia del pene facendo scorrere la pelle dl prepuzio sul glande e alle bambine di aprire le grandi labbra per lavare anche dentro
12.  Riordinare i propri giochi: abituarlo all'ordine è il prerequisito dell'ordine logico, cioè la capacità di mettere ordine fra le conoscenze. Se si vorrà facilitare la capacità di studiare con ordine logico, sarà quindi indispensabile abituare precocemente all'ordine pratico
13.  Esprimere i propri sentimenti e sviluppare l'autocontrollo: va fatta dai 5-6 anni. Il genitore deve educare il bambino ad esprimere a parole le proprie emozioni: gioia, entusiasmo, ma soprattutto paura, collera e tristezza. Soprattutto verbalizzando le emozioni negative il bambino saprà contenere i comportamenti violenti e impulsivi
14.  Fare i compiti da solo: si corre il rischio di impigrirlo, inoltre si rischia che il bambino pensi di essere incapace di lavorare da solo, diminuendo così la sua autostima. Non significa che i genitori si debbono disinteressare dei compiti, debbono verificare al termine ed essere disponibili in caso di difficoltà
15.  Paghetta, da dare al lunedì per consentirgli di acquisire la gestione dei soldi da dare al lunedì. Base di partenza 30 centesimi per anno di vita. Dai 5/6 anni
16.  Importante per rendere tutto ciò possibile è avere un buon equilibrio di coppia, cercando fin dai primi mesi di vita del bambino di ritagliare dei tempi per la vita di coppia come ad esempio, uscire da soli qualche volta al mese.
Aiutare nelle faccende domestiche, in particolare va così interpretato:
·      BAMBINI DI 2-3 ANNI: Rimettere i giochi nelle scatole, gettare i rifiuti nella spazzatura, apparecchiare la tavola, mettere a posto le riviste e i libri
·      BAMBINI DI 4-5 ANNI: Dar da mangiare agli animali domestici, apparecchiare la tavola (ma con piatti e bicchieri non fragili), appaiare i calzini, innaffiare le piante... I bambini di età prescolare amano dimostrare di essere capaci e indipendenti. Concentratevi non tanto sul risultato, ma sull'impegno.
·      BAMBINI DI 6-7 ANNI: Aiutare a preparare il pranzo, fare i letti, aiutare a mettere via la spesa, buttare la spazzatura.
·      BAMBINI DI 8-9 ANNI: Cucinare piatti semplici, apparecchiare e sparecchiare, caricare e svuotare la lavastoviglie, piegare e mettere via i vestiti, sostituire la carta igienica, passare l'aspirapolvere o rastrellare.
·      BAMBINI DI 10-12 ANNI: A questa età possono lavare piatti e pentole, passare la scopa, lavare il bagno, aiutare a portare la spesa.
·      DAI 13 ANNI IN SU: A questa età possono: fare da babysitter ai fratellini, aiutarli con i compiti, cucinare la cena una volta alla settimana, portare fuori il cane... E' importante che un figlio adolescente impari a cavarsela da solo in quasi tutte le faccende domestiche. Attenzione però che gli insegnamenti non rispecchino stereotipi di genere: i maschi devono imparare a cucinare, a stirare, a fare il bucato e le femmine a maneggiare un trapano, cambiare l'olio della macchina e fare giardinaggio.​
I Lavoretti dei bambini vanno pagati? 

E' importante che i bambini eseguano dei lavoretti all'interno della famiglia per imparare il senso di responsabilità. Questi lavori dovrebbero essere separati dalla paghetta settimanale, che serve per insegnargli il valore dei soldi.


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