NASCITA DI UN BEBE': LEGGERE PER PREVENIRE PRIMA CHE LA COPPIA SCOPPIA. Segue Pannolini e papà
Cari genitori
Sono in vacanza, tempo brutto :-(. Ne approfitto per scrivere una parte di un libro di cui poi Vi spiegherò. Ieri sera stavo scrivendo i cambiamenti della coppia dopo la nascita di un bebè. Mando una bozza mi date una Vostra opinione o testimonianze o suggerimenti?
Intanto per ridere un po' a questo link una storia del cambio del pannolino (da NON PERDERE) http://ferrandoalberto.blogspot.it/2012/03/cambio-del-pannolino-e-papa-meditazioni.html e , sotto, un filmato sulla gestione del cambio del pannolino da parte dei papà......Chi ha un bambino piccolo che mangia solo latte non sa che "bomba odorifera" diventano con lo svezzamento.
Alberto Ferrando
La
nascita di un bambino modifica i rapporti della coppia. E’ un tema di cui si
deve discutere perché la salute di un bambino dipende dalla salute della
famiglia che, con la nascita del bebè, attraversa dei periodi bellissimi ma
anche impegnativi e molto delicati.
Egr.
Dott. Ferrando, ho letto con interesse la lettera della sua assistita che ha problemi
non dissimili da quelli che riscontro in mia moglie, ossia il sentirsi
annullata dopo la nascita del piccolo, i continui consigli non richiesti, la
paura di sbagliare, ecc.
Cari genitori
Sono in vacanza, tempo brutto :-(. Ne approfitto per scrivere una parte di un libro di cui poi Vi spiegherò. Ieri sera stavo scrivendo i cambiamenti della coppia dopo la nascita di un bebè. Mando una bozza mi date una Vostra opinione o testimonianze o suggerimenti?
Intanto per ridere un po' a questo link una storia del cambio del pannolino (da NON PERDERE) http://ferrandoalberto.blogspot.it/2012/03/cambio-del-pannolino-e-papa-meditazioni.html e , sotto, un filmato sulla gestione del cambio del pannolino da parte dei papà......Chi ha un bambino piccolo che mangia solo latte non sa che "bomba odorifera" diventano con lo svezzamento.
Alberto Ferrando
DECALOGO DI SOPRAVVIVENZA
Arrivati a casa..e sempre
- La mamma ha sempre ragione non la nonna, la vicina, il pediatra, l’infermiere, etc: vostro figlio e’ unico.
- Mamma e papà debbono parlarsi e allearsi tra loro.
- I nonni sono una grande risorsa. Soprattutto se esiste rispetto reciproco e regole chiare.
- Amici, parenti, conoscenti e vicini: avvisate che nei primi periodi sarete voi a chiamarli.
- Il neonato potrebbe voler mangiare ogni 2 ore nei primi periodi (anche oltre a 1 mese). Seguite i suoi ritmi e staccate il telefono. Suonerà regolarmente nel momento meno adatto.
- Al neonato e ai lattanti non interessa essere baciati sulle manine e presi in braccio da estranei (o anche da conoscenti). Più gente li tocca e maggiori sono le possibilità di ammalarsi. Non sono dei peluche da toccare e abbracciare.
- Uscire tanto da casa, appena si può, appena si è in grado di farcela. Più si esce meglio starà il bebè e anche la mamma.
- Farsi aiutare. Nei primi periodi la gestione della casa e della cucina e altro se è possibile darla “in appalto” a nonni, amici, marito, compagno.
- Cercare di ritagliarsi degli spazi, anche brevi. All’inizio è difficile ma pian piano bisogna imporselo.
- Dedicare tempo anche per la coppia: avere bisogno l’uno dell’altro fa bene del bambino. Le coccole sono un toccasana non solo per il bebè ma anche per mamma e papà.
RAPPORTI
DI COPPIA:
Dopo
la nascita dal bambino la donna potrebbe avere un po’ di tristezza, di
malinconia, potrebbe piangere più facilmente, sentirsi preoccupata per il cambiamento della vita e a
volte con sentimenti contrastanti tra eccesso di amore e sentirsi inadeguata a
dare qella protezione e affetto che il bebè richiede. A questo si aggiunge la
carenza di sonno, in alcuni casi ambienti familiari impegnativi (troppo aiuto o
nessun aiuto).
E’
fondamentale che la mamma abbia alleati e non sia lasciata sola,
psicologicamente o affettivamente. Può avere aiuto dai nonni, soprattutto, in
genere, dalla madre, ma l’aiuto principale può, e deve, venire dal marito o
compagno che può aiutarla ad affrontare tutta una serie di problemi legati alla
nascita del figlio.
Mamma
e papà debbono conoscere queste cose prima della nascita del bambino e
discuterne.
Da
tempo le cure al lattante non sono più un "privilegio", come nel
passato, esclusivo delle madri, ma coinvolgono sempre più il papà in tanti
compiti quotidiani come: cambiare pannolini, allattare con il biberon, cullare
il bambino, ecc.
La
nascita del bebè può creare problemi anche al papà che potrebbe avvertire un
senso di abbandono, di non essere più il centro dell’interesse della
compagna/moglie che non è più solo “sua” (ovviamente nessuno appartiene ad un
altro), anzi non ha più tempo, se il bambino è impegnativo, nenache per se
stessa e deve dedicarsi a tempo pieno esclusivamente al bambino. Non solo: è
fisiologico che ci sia una riduzione (se non assenza all’inizio) di desiderio
sessuale (a volte succede il contrario: il papà vede la donna come mamma e ha
inibizioni sessuali)
Se
queste cose si sanno, che è un periodo “normale” si evita di preoccuparsi, di
sentirsi trascurati. Superati, insieme, i primi periodi la mamma riacquisterà
il ruolo precedente di donna e tutto tornerà come prima.
I
passi fondamentali sono sapere che cambiamento avverrà, coinvolgere il padre
nella vita del bambino e cercare di dedicare sempre uno spazio della giornata
al rapporto stretto con il marito, oltre che a se stessa.
Facendo
così il papà sarà pronto ad intervenire e aiutare in momenti di stress o
affaticamento da parte della moglie/mamma.
Anche
il papà ha un ruolo importante nella crescita, allevamento ed educazione e
potrà, così facendo godere del contatto fisico e mentale e affettivo con il
figlio, non solo nei momenti di relax ma anche nelle quotidianità giornaliere
quali: bagnetto, cambio del pannolino, aiutare la mamma a dare da mangiare, accarezzarlo,
cullarlo, giocare con lui, (e dopo il 6 mese leggere ad alta voce : vedi
capitolo)
Il
valore della coppia è, infatti, fondamentale per l’educazione dei figli, non
coinvolgere il papà o addirittura (capia!!)
estrometterlo lasciandolo solo nel ruolo di papà è un errore che rischia
di distruggere la famiglia.
Testimonianza:
lettera di un papà e risposta del pediatra (BOX)
CRISI
DOPO LA NASCITA DEL BEBE': IL PAPA' COSA PUO' FARE?
Questo
rafforza sempre piu' in me la convinzione che noi uomini non saremmo mai in
grado di tanto sforzo.
A
prescindere da cio', un aspetto che mi sembra un po' poco discusso e' l'aiuto
che noi papa' possiamo dare alle nostre mogli.
Il
problema e' che, molto spesso, tale aiuto non e' voluto, anzi e' proprio
fastidioso.
Quante
volte sento la frase: "Sono stravolta dalla stanchezza" seguita da un
"lascia faccio io" quando si tenta di dare una mano con il/la
figlio/a.
Dio
non voglia, poi, che si proponga una serata alternativa a base di cena e
cinema.
Sembra
che lasciare i cuccioli ad "estranei" (tipicamente nonni) possa
essere foriero di nuove stragi degli innocenti a cui il nostro piccolo non
potrebbe mai scampare.
Le
serate, pertanto, si concludono tristemente a degli orari da reparto geriatrico
con noi due a dormire alle 21 in attesa della prossima poppata, ed un mondo
all'esterno che continua.
Concludo:
e' ben vero che la mamma ha sempre ragione, ma demandare un po' anche a papa'?
Sicuramente non avra' sempre ragione, ma di certo neanche sempre torto.
Caro
papà
Innanzitutto
Le faccio i miei complimenti: lei e' un marito attento ha notato cose che molti
uomini non vedono o non vogliono vedere o ignorano. Ha saputo osservare
il disagio che sta vivendo sua moglie e questo, mi creda, e' importantirssimo
!!
Ci
vuole molta pazienza e anche saper aspettare e entrare piano piano
nuovamente nella mente di sua moglie, non abbia fretta di uscire la sera a cena
con la mogli, vada per gradi. Le stia vicino. Provi con piccole cose a
far sentire la sua presenza, il suo amore, il suo affetto, porti pazienza,
faccia dei piccoli doni a sua moglie che potrebbe non gradirli un giorno, due
ma vedra' che poi sapra' apprezzare. Partecipi, aiutandola con il bambino,
facendosi insegnare da lei, lodi il suo lavoro.
Dicendo
"LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE" (in alcuni articoli) intendo rafforzare
l'"io" materno (fidarsi di se stessi, e delle proprie intuizioni,
sentimenti e sensazioni) e spiegare alla mamma di ragionare con la Sua testa e
di non stare a sentire tutto quello che altri, diversi e con altro carattere,
altro ambiente familiare, altra famiglia cercano di suggerire. LA MAMMA HA
SEMPRE RAGIONE (eccezioni esistono ovunque) perché ogni bambino e ogni
rapporto mamma bambino, mamma, bambino e papà e famiglia è diverso.
Alla
domanda su cosa può fare il papà rispondo TANTO. Tantissimo!!!!!. Il
bambino, VOSTRO FIGLIO; stara' bene e crescerà bene se i genitori come
singole persone e come coppia stanno bene. Vostro figlio ha bisogno di
entrambi (e dei nonni su cui si apre un altro discorso e su cui potremo tornare).
Il
papà è importante come appoggio, come aiuto, IL BAMBINO E' NATO DA UN ATTO DI
AMORE TRA DUE PERSONE CHE SI SONO VOLUTE BENE (anche qui ci sono ovviamente
eccezioni). E' stato desiderato come coronamento di una scelta di coppia. Nei
primi colloqui con il pediatra CHE SAREBBE BENE AVERE PRIMA DELLA NASCITA DEL
BEBE' di questo di deve parlare (o con L'ostetrica, l'infermiera pediatrica o
altre figure professionali che fanno corsi prenascita).
Sia
quando va tutto bene che quando insorgono dei problemi. In questo secondo caso
è necessario parlare tra Voi e cercare di parlare con una figura di riferimento
che può essere il pediatra, il medico curante o anche altre figure sanitarie
quali ostetrica, infermiera, consultorio. Può succedere che la mamma in crisi
non voglia aiuto, che il marito o la famiglia neghino o colpevolizzino. Come
siamo bravi a cogliere i difetti e i problemi degli altri su cui siamo prodighi
di consigli e soluzioni e quanto è difficile rilevare i nostri e,
soprattutto, prenderne atto e risolverli. Se va tutto bene? Avere cura di se
stessi come singoli, come coppia. Esiste uno "svezzamento"
psicologico che vuol dire ritagliarsi degli spazi per se stessi e come coppia
perché un bambino sta bene se la mamma e la coppia stanno bene per cui, prima o
poi si deve tornare a fare le cose che si facevano prima. La nascita di un
figlio rappresenta talora una "prova da sforzo" per una coppia che si
supera con comprensione, rispetto reciproco e talora con qualche aiuto CHE NON
VUOL DIRE TEMPESTARE DI CONSIGLI
DECALOGO
DI SOPRAVVIVENZA PER LA NEOMAMMA E NEO PAPà, ANCHE MENO NEO (DA LEGGERE
PRIMA , SE POSSIBILE, DELLA NASCITA)
Nasce
una vita, nasce un bambino troviamo un modo di rendere la vita piacevole a
tutti.
La
nascita di un bimbo senza il rispetto e la comprensione delle necessità ed
esigenze altrui, può diventare, a lungo andare, fonte di
stress e di “prova da sforzo” della coppia. Comunque, non si può
generalizzare e ognuno deve trovare soluzioni confacenti nel proprio contesto
familiare e non solo….I rapporti tra persone sono complessi e certi vincoli
affettivi rappresentano un cordone ombelicale che dura tutta una vita.
Stesse
regole servono anche per gli amici invadenti, per i saccenti, per i
superesperti, per i cultori delle medicine orientali, alternative, magiche etc.
etc.
Esistono
altre persone che “a fin di bene” potrebbero danneggiare l’equilibrio
psicofisico della coppia: alcuni tipi di vicini curiosi e pontificatori.
Ovviamente non tutti sono così:per fortuna esistono persone eccezionali che
sono disponibili, in caso di necessità, a dare aiuto e appoggio umano.
Purtroppo,
è oramai consolidata la cultura che la mamma, in particolare al primo figlio,
ha sempre delle colpe e mai dei meriti se il bambino non sta bene e, ad ogni
constatazione di un qualche sintomo: “ha il raffreddore, piange ha le coliche”
! Viene colpevolizzata con frasi del tipo: “perché sei uscita, o
perché non lo fai uscire! Chissà cosa hai mangiato! Sicura che il tuo latte
vada bene?.
Non
bisogna scordare che alcune frasi dette in un momento delicato della
vita di una persona, dopo la gravidanza ed il parto, sono
estremamente dannose per una mamma.
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