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genitori sono stato bocciato. Resilienza
La maggioranza dei ragazzi esulta per la promozione, l’altra, la
minoranza, si dispera per la prospettiva di dover ripetere l'anno scolastico o,
alla meglio, di dover passare le vacanze a studiare per cercare di riparare i
debiti.
Ma il dramma del risultato non viene
vissuto negativamente solo dai ragazzi ma anche dalla famiglia che si trova
davanti a un risultato che non era quello auspicato. A volte viene vissuto
da entrambi come un'ingiustizia, a volte come una sconfitta, a volte come un
vero e proprio dramma.
Ma cosa si può fare di fronte ad una
bocciatura?
Un consiglio che mi sento di dare ai
ragazzi è che a un insuccesso si
sopravvive.
Anzi, a volte si cresce proprio dagli
insuccessi e aumenta la capacità di reagire, nella vita, ad eventi avversi.
Aumenta la così detta resilienza*
Tenete a mente che molte persone, anche
di successo, hanno avuto in parecchi casi storie di insuccessi alle spalle,
soprattutto dal punto di vista scolastico: quello che è importante è imparare
da una delusione a cambiare il proprio atteggiamento, cercando di credere nelle
proprie capacità e tenendo a mente che quanto fate, principalmente lo fate per
voi stessi e per il vostro futuro.
UTILE parlare con i propri insegnanti
per capire fino in fondo il loro punto di vista e utilizzarlo come guida l'anno
successivo. A volte bastano piccoli cambiamenti per ottenere un buon risultato!
Cercate di avere un colloquio con i
professori anziché lo scontro, cercando di approfondire i perché di una
bocciatura anziché liquidarla come un "colpo basso" della scuola. Ma
non solo! Cercare di non fare un gravissimo errore che è quello di screditare la figura dell'insegnante e il
valore del suo giudizio davanti ai figli che, in questo modo, si sentiranno
legittimati a pensare che in fondo "è colpa dell'insegnante che non sa
fare il suo mestiere" e troveranno in questo modo l'alibi per evitare di
fare una riflessione seria sulle loro responsabilità.
Se è vero, infatti, che può capitare di
non condividere la valutazione di un insegnante, è altrettanto vero che
l'azione educativa degli adulti deve essere compatta e, mirare a fare in modo
che il ragazzo prenda coscienza delle sue responsabilità e riconosca eventuali
errori per poter operare dei cambiamenti e, in questo modo, crescere.
Solo in questo modo potrete essere di
aiuto a vostro figlio mantenendo un
atteggiamento in grado di non colpevolizzarlo eccessivamente da un lato, e
metterlo di fronte alle proprie responsabilità dall'altro.
Un figlio non deve prendere buoni voti
solo per renderci felici: lo deve fare principalmente per se stesso, deve
sentirsi orgoglioso del proprio percorso scolastico. Come genitori prima
riusciamo a responsabilizzare i nostri figli e prima riusciremo a non sentirci
frustrati da eventuali insuccessi e prima otterremo un processo di maturazione
in loro.
* la resilienza è la capacità di
far fronte in maniera positiva a eventi negativi, di riorganizzare
positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando
sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la
propria identità.
Sono persone resilienti quelle che,
immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro
ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo
slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
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