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domenica 19 luglio 2015

RISCHIA DI SOFFOCARE PE UNA CARAMELLA. SALVATO DA NONNI CHE AVEVANO VISTO LA MANOVRA E DAL 118

RISCHIA DI SOFFOCARE PE UNA CARAMELLA. SALVATO DA NONNI CHE AVEVANO VISTO LA MANOVRA E DAL 118 
cari tutti
E' andata bene...per caso...e per fortuna. Il bambino si è salvato (leggi sotto). Da settembre ricominciamo (anche da agosto se siete disponibili ) dei Corsi per spiegare, far vedere e far fare la manovra anti soffocamento. Da SETTEMBRE APPUNTAMENTO FISSO PRESSO LA SEDE UNICEF SITUATA AL MERCATO ORIENTALE DI GENOVA (dimostrazioni gratuite). NON  solo anche dei Corsi di Primo Soccorso pediatrico (teorico-pratico e di rianimazione cardiopolmonare (e altro di cui Vi avviserò).
Ricordo solo che 
1) la manovra va fatta subito, 
2) l'arrivo del 118 per precoce che sia è quasi sempre tardivo.  
3)IL MIGLIR 118 PER VOSTRO FIGLIO E NIPOTE SIETE VOI!!!
4) Esistono due tipi di manovre (sotto l'anno di età) e sopra l'anno di età: vedete filmati qui: http://www.ferrandoalberto.eu/joomla/consigli-per-genitori-dalla-nascita.html

Ha rischiato di soffocare per una caramella. ........mercoledì sera a Monfalcone, nel centralissimo - e da poco riqualificato - giardino Unicef di piazza Unità d’Italia. 
Poco distante, tra panchina e muretto, si trovava invece una coppia di nonni, Giuseppe Castiello, 58 anni, ex operaio in cantiere, e Rita Imparato, 57enne casalinga,......il pensionato ha incrociato il volto cianotico di un maschietto sui tre anni. Intuendo che qualcosa di orribile si stava innescando al parco Unicef, l’uomo ha subito chiesto alla compagna di giochi del bimbo cosa fosse accaduto. «La piccola - riferisce Castiello - ha risposto che il bambino aveva appena ingerito una caramella di quelle dure, alla frutta. E la caramella, con tutta probabilità, lo stava soffocando». La moglie allora non ha esitato e memore di una recente puntata di “Medicina33” ha suggerito al marito di intraprendere la manovra di Heimlich, una tecnica di pronto soccorso che consente di disostruire le vie aeree. 
«Non so come ha fatto - prosegue il pensionato -, ma davanti a un capanello di persone pietrificate, la consorte ha preso il bambino, se lo è stesso sulle ginocchia a faccia in giù e ha iniziato a impartire colpi secchi tra le scapole, per far uscire il boccone». Vedendo che non stava accadendo nulla e che il bambino non reagiva positivamente, Rita Imparato ha intimato al marito di rivolgersi al 118, che via telefono ha impartito le ulteriori, corrette operazioni da eseguire. La donna ha quindi girato il bambino e premuto sullo sterno, sempre su indicazione sanitaria, per fargli sputar fuori la caramella. Proprio questa mossa è servita a farlo in parte rigurgitare, consentendo al piccolo - scoppiato in un pianto - di uscire dall’anossia (mancanza di ossigeno) e rimanere cosciente. E mentre la coppia continuava a svolgere alla lettera le indicazioni del centralino del 118, tre minuti dopo è giunta l’ambulanza, che ha preso in carico il piccolo.


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