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domenica 21 maggio 2023

Vomito e diarrea: tanti casi in questo periodo. Cosa fare?

Vomito e diarrea 

Caro dott. da ieri mia figlio di 3 anni continua a vomitare e non mangia. Cerchiamo di farla mangiare e bere ma appena prende qualcosa vomita di nuovo. Cosa possiamo fare? Siamo preoccupati del fatto che non mangia. Inoltre è molto mogia


Questa è una domanda frequente che viene fatta ai pediatri in questi giorni a causa della circolazione di virus che causano gastroenterite. La mancanza di appetito è un meccanismo di difesa dell’organismo in quanto l’introduzione di cibo in uno stomaco ed intestino infiammati rischia di causare o aggravare il  vomito e un aumento, se presente, della diarrea. Con il rischio della disidratazione. Aggiungo subito che non si debbono dare farmaci comunemente utilizzati negli adulti come la “metoclopramide” in quanto sono stati segnalati effetti collaterali importanti.

La prima cosa da fare è quella di assecondare il bambino e non forzarlo a mangiare e nella fase di vomito non offrire, per almeno mezz’ora dall’ultimo vomito, neanche da bere. Quando il vomito non è più presente è fondamentale offrire da bere per mantenere il bambino idratato. Si offrono piccole quantità di liquidi a temperatura ambiente, inizialmente acqua (si passerà poi alle soluzioni idratanti quando il bambino/a non vomita più da ore per prevenire la disidratazione). Evitare di dare succhi di frutta acidi o bevande con zuccheri: all’inizio si offre 1 cucchiaino ogni qualche minuto e pian piano si aumenta se il vomito non compare più. In caso di ricomparsa del vomito bisogna reiniziare con una pausa. Quando il bambino chiede (se lo chiede lui) di mangiare ed il vomito si è fermato, si reintroducono gradualmente alimenti leggeri, prevalentemente carboidrati, e facili da digerire come crackers, pane tostato, riso bianco. Se comparissero segni di peggioramento è indispensabile consultare il pediatra. 

I segni di peggioramento principali sono rappresentati da uno stato di coscienza alterato, da sonnolenza persistente, da comportamento anomalo del bambino che appare mogio e sofferente e quando compare disidratazione con riduzione della diuresi, secchezza delle mucose e della cute e perdita di peso superiore al 5% del peso di base (importante pesar il bambino quando compare vomito e/o diarrea per valutare l’evoluzione nelle ore e giorni successivi).

Non  somministrare farmaci antivomito senza consultare prima un medico. Alcuni farmaci potrebbero non essere adatti ai bambini o potrebbero avere effetti collaterali indesiderati. Evitare di forzare il bambino a mangiare o bere se è nauseato. Rispetta i suoi segnali di fame e sete e permetti al sistema digestivo di riprendersi.

Inoltre bisogna evitare il contatto con altre persone, soprattutto se sono a rischio come i neonati, le persone anziane o affette da patologie. Isola il bambino fino a quando non si è completamente ripreso per evitare la diffusione dell'infezione ad altri membri della famiglia o compagni di gioco.

Il vomito si associa spesso alla diarrea che può comparire anche successivamente, associata o meno a febbre e a dolori addominali. 

Vomito e diarrea sono causate  nella maggior parte dei casi, da infezioni virali (rotavirus, adenovirus responsabili di oltre il 50% dei casi di diarrea, virus di Norwalk) o, meno frequentemente, batteriche (Salmonella o altri batteri come particolari tipi di Escherichia coli, Yersinia enterocolitica, Campylobacter jejuni, Shigella). Le infezioni batteriche sono più frequenti nel periodo estivo mentre i virus, soprattutto il rotavirus, nel periodo invernale. Per il rotavirus, responsabile di una alta percentuale di gastroenteriti ricordo che  esiste un vaccino, somministrabile per bocca, da fare entro i primi 6 mesi di vita. Si ritiene che protegga dal 75% delle infezioni gravi (tali da richiedere il ricovero).

E’ necessaria una igiene attenta sia a casa che in comunità quando avvengo queste epidemie di gastroenterite. Ricordo che le infezioni si trasmetto con queste 5 modalità (gli anglosassoni parlano delle 5F): Faeces (feci) Necessaria un’accurata igiene in quanto la via di contagio detta “orofecale” prevede il contatto di feci con le mani e una igiene delle stesse non adeguata. Fingers (dita) importante lavaggio accurato delle mani, Fomites (oggetti, suppellettili) Alcuni virus possono sopravvivere anche per settimane su superfici dell’ambiente, Food (cibo), Flies (mosche) Passando su varie sostanze gli insetti possono fare da veicoli per alcune infezioni.

 

Una gastroenterite acuta, non grave, ha una durata media  di circa 3/5 giorni, in genere inferiore a una settimana anche se disturbi “minori” (perdita di appetito, dolori addominali e alterazioni dell’alvo) possono durare più a lungo. 

In alcuni bambini al termine della diarrea può verificarsi una stipsi o al contrario può perdurare un intestino “accelerato” con scariche diarroiche anche per periodi prolungati.

La Terapia fondamentale, passata la fase, in genere iniziale del vomito, è quella di offrire da bere acqua e sali minerali (buste che si trovano in farmacia da sciogliere in acqua). Non lasciate alternative da bere: deve bere i sali minerali, Non date bevande zuccherate quali succhi di frutta o bevande gassate zuccherate perché non contengono sali minerali.

La quantità di soluzione che il bambino dovrebbe bere dipende suo peso e dalla  perdita che avviene. Il pediatra vi fornirà consigli personalizzati. 

Per quanto riguarda i Farmaci ricordate che il farmaco indispensabile al vostro bambino sono i liquidi (acqua) e i sali minerali che servono a ristabilire il “mare interno” e a evitare disidratazioni che possono richiedere un ricovero.

La diarrea non va bloccata, se non in situazioni eccezionali poiché serve per eliminare la causa della diarrea (germi, tossine).

Proibita come già detto la metoclopramide sotto i 14 anni di età ma anche per altri farmaci (come il domperidone) sono stati segnalati effetti collaterali dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Di qualche utilità può essere lo zenzero. In caso di vomito incoercibile può essere utile un farmaco (ondansentron) che richiede particolari precauzioni (è registrato per l’utilizzo in presenza di particolari patologie) per cui va somministrato in ambiente ospedaliero. 

Quando è necessaria una visita al Pronto Soccorso? Se la sintomatologia è caratterizzata da vomito e scariche ripetute e abbondanti, soprattutto se il bimbo ha meno di 6 mesi di vita. Se il bimbo si rifiuta di assumere liquidi per bocca passata la fase del vomito.  Se presenta segni di disidratazione: labbra e mucose asciutte, riduzione dell’emissione di urina (è importante la valutazione del pannolino), profonda stanchezza, scarsa reattività, occhi infossati e alonati, mani e piedi freddi, perdita di peso superiore al 5%. Se presenta forte mal di pancia soprattutto se associato a crisi di pianto intermittente, alternato a sonnolenza, ipotonia e stato di prostrazione. Se presenta sangue nelle feci. Se presenta vomito ripetuto di colore verde  o con sangue. 


Trovate di più nel mio libro "Primo Soccorso Pediatrico"
















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