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giovedì 19 novembre 2015

CARATTERE DEI BAMBINI E ORDINE DI NASCITA:

CARATTERE DEI BAMBINI E ORDINE DI NASCITA:
TRATTO dal libro “Come crescere mio figlio” http://www.amazon.it/crescere-figlio-genitori-risposte-pediatra/dp/886895107X/ref=zg_bs_5329313031_8
“Vari fattori influenzano il carattere di un bambino e un fattore poco conosciuto e abbastanza ignorato è quello dell’ordine di nascita.
Esistono studi che documentano che la personalità, il comportamento e la capacità di apprendimento, e di conseguenza probabilmente anche il posto nella società, risentono dell’ordine di nascita.
È diverso essere primogenito, ultimogenito, mediano o figlio unico.
Anche l’ordine di nascita dei genitori ha un’influenza all’interno della famiglia. Ovviamente l’ordine di nascita è uno dei fattori e non è matematico che i primogeniti siano necessariamente tradizionalisti, organizzati, responsabili, gelosi, perfezionisti e sensibili alle frustrazioni mentre i nati successivi più collaborativi e accomodanti, ma è più probabile che sia così. Approfondire però questo fattore, l’ordine di nascita, può servire a capire meglio noi stessi, il comportamento dei nostri figli, dei nostri fratelli e/ o sorelle e anche le complesse dinamiche delle sempre più frequenti e numerose famiglie “allargate”(con figli nostri e del partner) e certi comportamenti del nostro coniuge o partner (primogeniti più organizzati, ordinati, maniaci dell’ordine spesso permalosi, ultimogeniti più accomandanti, disordinati, spesso caotici).
La personalità è influenzata da tante variabili personali, costituzionali e familiari e qui potremmo fare una diversione sull’importanza della buona educazione e sui danni della cattiva educazione: la più frequente è quella di minare il senso di autostima del bambino ignorandolo o rinfacciandogli in continuazione le sue debolezze o mancanze. Oppure alleviandogli tutti gli ostacoli e superandoli noi per lui. Come genitori dobbiamo seguire questa massima: “Non fare mai per i bambini le cose che sono in grado di fare da soli”. Potrei dire che “sarebbero”in grado di fare da soli: in ambulatorio spesso vedo mamme in ginocchio davanti a figli adolescenti o quasi, per allacciare o slacciare scarpe o che li aiutano a vestirsi.
Quando lo faccio notare la giustificazione più frequentemente adotta è che sono lenti! Ovviamente, quando sentono affermazioni di questo tipo lo diventano ancora di più, per cui riescono a schiavizzare i genitori anche nei banali atti di vita quotidiana.
Oltre all’ordine di nascita è importante la differenza di età tra i figli: una differenza di età inferiore a due anni può determinare un aumento della rivalità. Un fratello vicino di età può essere visto come una minaccia perché in grado di fare cose o suscitare reazioni nei genitori che mettono in ombra la superiorità del primogenito. Succede anche quanto nasce un fratellino magari ben accettato o tollerato fino a quando non acquisisce autonomia e si “impone”in famiglia soprattutto se di carattere gioioso e comunicativo rispetto a un primogenito magari più introverso e musone. La “competizione” spesso reciproca si accentua negli anni successivi man mano che l’ultimo nato acquisisce competenze.

E qui nasce uno degli errori principali che un genitore può fare: il primogenito non ha magari un ottimo rendimento scolastico, mentre la secondogenita ha ottimi risultati a scuola (non solo: è anche socievole, sorridente, buontempona e simpatica) e i genitori la lodano pubblicamente, di fronte al fratello, accentuando rivalità e gelosie e danneggiando la stima del primogenito. Se la differenza di età invece è oltre i 5-6 anni può accadere che si sentano due primogeniti. Dinamiche particolari insorgono in alcune situazioni come la perdita di un fratello (da consigliare un supporto psicologico per queste famiglie), quando in famiglia ci sono bambini con bisogni speciali (disabilità, malattia cronica, malattia “rara”), quando avviene un’adozione (soprattutto se l’adottato è inserito in una famiglia con altri figli).


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