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mercoledì 9 dicembre 2015

PIDOCCHI: LETTERA DI UN PAPA’ E MIA “NON” RISPOSTA

PIDOCCHI: LETTERA DI UN PAPA’ E MIA “NON” RISPOSTA
Oggi volevo proporle l'argomento in oggetto, divenuto ormai troppo frequente negli ultimi anni.
Aggiungo che, a quanto pare, il presidio pediatrico dell'ASL nelle scuole sembra non essere più presente e che gli insegnati non abbiano la facoltà di rifiutare l'ammissione degli alunni affetti dal parassita.
Questo comporta un'inevitabile allargamento dei soggetti contagiati con conseguenti disagi e costi a carico anche di chi presta le dovute attenzioni preventive.
Mi chiedo se è quanto meno possibile autorizzare gli insegnanti ad un controllo e all'eventuale allontanamento fino all'eliminazione del problema nei soggetti affetti dalla presenza dei parassiti, o, in alternativa cosa è possibile chiedere alle istituzioni (Sanità e Scuola Pubblica) al fine di contenere questo disagio.
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata.

CARO papà
Trova sul mio blog vari articoli sul tema.
  • OGNI GENITORE DEVE CONTROLLARE PROPRIO FIGLIO E FARE ADEGUATA TERAPIA DISINFESTANTE
  • I “RECIDIVI” FORSE HANNO BISOGNO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA (alcuni bambini sono più suscettibili alla infestazione) O, IN ALCUNI CASI, DI AIUTI SOCIALI ED EDUCATIVI
  • NON VA FATTA TERAPIA PREVENTIVA IN QUANTO TOSSICA E CAUSA DI RESISTENZA DEL PIDOCCHIO AI TRATTAMENTI
  • CONTROLLATE QUOTIDIANAMENTE I CAPELLI DEI VOSTRI FIGLI

Sintetizzo dicendo che chi ha fatto la terapia può tornare a scuola, l’insegnante non può allontanare e forse l’unica soluzione è di considerarli animali da compagnia L

Qui dei bei link a filmati di un amico pediatra di Cagliari (F. maxia)
Sapevo che la piu ' efficace terapia (se non l'unica) fosse la rimozione meccanica con pettinino a denti strettissimi. 
 LG 

Miglior terapia: pettine denti stretti

Come cercare i pidocchi 

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fernando maxia PdF Cagliari

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