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venerdì 20 ottobre 2023

DOTTORE QUALE E’ IL TERMOMETRO MIGLIORE?

DOTTORE QUALE E’ IL TERMOMETRO MIGLIORE?

GENITORE: “Dottore dobbiamo comprare un termometro per il bambino. Ne vogliamo uno buono"."Tra quelli classici da mettere sotto al braccio o i nuovi che vanno nell’orecchio, o sulla fronte, a ultrasuoni, a sensori termici… quale mi consiglia?”

 

PEDIATRA: Le labbra  e la guancia della mamma!  In alternativa va benissimo anche quella della nonna. Vero, quella della nonna dà qualche “falso positivo” in più, ma è molto affidabile. 

Approfondimenti sulla febbre qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/search?q=febbre

 

GENITORE: “Dottore sia serio!” , “Come fa la guancia di mamma a sapere che temperatura ha il bambino?” “La guancia non dà i numeri!” 

 

PEDIATRA: Infatti, ha detto bene, non dà “i numeri”.  Ma capisce subito se il bambino sta male.

Comunque, se proprio vuole “i numeri” io consiglio… il termometro che costa meno, più economico. Non quello da misurare la febbre all’orecchio o quello ultratecnologico. E la febbre si misura all’ascella e non nel sederino..Poi mi e le chiedo “cosa se ne fa dei "numeri"? 

 

GENITORE “Ma come che me ne faccio!?” “Devo sapere se la febbre è > di 38° per decidere se dare la un farmaco per la febbre!”

 

PEDIATRA: Provo a spiegarmi: E’ leggenda il consiglio di dare un antipiretico se la febbre è “maggiore di 38°”.  I 38°, più o meno, sembrano uno spartiacque tra il “benessere” e il “malessere”. 

Ma non è assolutamente così! A volte il bambino ha una temperatura alta, a 39 e appare stare bene e non è sofferente. A volte non ha febbre ma piange per il dolore e allora si somministra un farmaco: i comuni antipiretici (in età pediatrica solo il paracetamolo e dopo i 3 mesi di età il ibuprofene, ma la prima scelta è il paracetamolo, che hanno vari nomi commerciali), vengono utilizzati anche come anti dolorifici! Cioè si possono dare anche quando non è presente febbre ma solo (solo si fa per dire) dolore (ad esempio male alle orecchie o crisi di pianto dopo la vaccinazione).

La febbre, come ho già scritto più volte, non va necessariamente combattuta e abbassata perché è  un ottimo meccanismo di difesa che non dovremmo trattare se non si accompagna ad una sofferenza!

 

GENITORE: “Non trattare la febbre...? Belle chiacchiere!” 

“La febbre è alta fa capire se la cosa è più grave e se serve un antibiotico! Quindi per saperlo si deve misurare eccome!”

 

PEDIATRA: Non è proprio così. Ragioniamoci insieme.

Nel bambino alte temperature si possono avere anche per banalità (una gola rossa!) e per malattie virali che non hanno bisogno di terapie antibiotiche! Una malattia virale che porta a febbre anche a 40° è, ad esempio la sesta malattia (o febbre dei 3 giorni). Vedi https://ferrandoalberto.blogspot.com/2012/09/sesta-malattia-o-febbre-dei-tre-giorni.html

Al contrario può succedere che basse temperature, anche ipotermie, possono manifestarsi in situazioni importanti e anche pericolose! 

 

GENITORE: E allora? Cosa possiamo fare noi poveri genitori?

 

PEDIATRA: E allora guardate i bambini! Non i termometri!!!

- La febbre (escluso l’iperpiressia >40° e il periodo neonatale) non ci dice, da sola, se è necessario preoccuparci o meno.

- Non ci dice se l’infezione è batterica o virale!

- Non ci dice, se è necessario subito un trattamento antibiotico

- Non ci dice se è il caso di correre al pronto soccorso!

Insomma, la febbre da sola, non basta per valutare un bambino.

Quindi la Tachipirina serve “darla se il bambino è abbattuto o sofferente! 

E non ha nessuna importanza il valore della temperatura per decidere se somministrarla o no.

Ergo… la guancia di mamma preoccupata (o quella della nonna che è infallibile!) mi sembrano ottimi indicatori.

Lo ripeto:

Guardate i bambini! Non i termometri!!! I bambini che stanno male, anche con decimi meritano una visita (e forse anche una antipiretico/antidolorifico se hanno dolori). 

Quelli che fanno le capriole anche con febbre alta… lasciamoli in pace e osserviamo!

 

GENITORE: “E se gli vengono le convulsioni??” “Con la febbre alta potrebbero… Non è quindi meglio misurare la febbre per farla scendere subito?”

 

PEDIATRA: PURTROPPO non è così: le convulsioni si manifestano quando la febbre sale improvvisamente, molto meno quando è alta (parlo delle convulsioni febbrili semplici).

Infatti c’è prima il panico, e poi si scopre che la febbre è alta. Vedi: https://ferrandoalberto.blogspot.com/2016/03/convulsioni-febbrili.html

Nè un antipiretio né un termometro supersonico riescono a prevenire le convulsioni febbrili.

Meglio quindi sapere che quelle febbrili semplici (cioè quelle nel bambino sano, dai sei mesi ai cinque anni, con febbre alta, generalizzate e brevi) sono una gran paura e nulla più.

 

GENITORE: "E Va bene. Ma la risposta migliore o peggiore all'antipiretico può aiutarti a capire se serve o non serve l'antibiotico!" 

"Quindi misuro la febbre per decidere: se la tachipirina non funziona... inizio l'antibiotico!"

"Non è così?"

 

PEDIATRA: Non è così anche se una volta si pensava fosse un criterio. Succede che molte infezioni virali si manifestano con febbre che non risponde facilmente agli antipiretici, soprattuto nelle prime 24-48 ore  e quindi non basta questo criterio per decidere se dare un antibiotico.

 

GENITORE: Insomma non mi vuole consigliare un termometro?

 

PEDIATRA: E allora sto’ termometro compriamolo pure (ma a me piace sempre la guancia di mamma), quello elettronico o quello con il gallio ( i vecchi termometri con il mercurio non sono più in vendita) però non affidiamoci a lui per decidere se preoccuparci o dare un antipiretico!

(Tratto e modificato dal Collega Tommaso Montini)



 

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